VISUALIZZAZIONI

martedì 29 giugno 2010

Arriva il passaporto biometrico

Inizia a diffondersi il passaporto biometrico. La novità di maggior rilievo è rappresentata dall'inserimento delle impronte digitali nel microchip del nuovo libretto.  L'acquisizione delle impronte avverrà attraverso la scansione elettronica del dito indice di ciascuna mano del richiedente. Le impronte, però, non vengono memorizzate in nessuna banca dati, ma solo nel microchip contenuto nella copertina del passaporto, poco più spessa e rigida rispetto quelle tradizionali. Al momento del passaggio attraverso gli uffici di immigrazione, le impronte, contenute nel chip del passaporto, verranno confrontate con quelle del possessore del documento, rilevate al momento.
I dati biometrici presenti nel chip sono cifrati e quindi  saranno leggibili solo dagli uffici predisposti al controllo.

fonte: tg24.sky.it , adnkronos

sabato 26 giugno 2010

Google Fast Flip: ai giornali la pubblicita' e a Google il "motore"


Google consentirà agli editori di vendere direttamente la pubblicità nelle pagine di alcuni servizi del motore che ospitino i loro articoli. La decisione per il momento riguarda i testi in lingua inglese presenti all'interno della piattaforma Fast Flip, ma l'iniziativa dovrebbe presto essere estesa anche ad altre lingue europee, italiano compreso. 
La possibilità di vendita diretta degli spazi pubblicitari sarà riservata alle testate che accettino di pubblicare i propri contenuti su Fast Flip. 4 Lanciato in via sperimentale dai laboratori di ricerca di Mountain View nel settembre scorso, il servizio è oggi utilizzabile nelle versioni in inglese di Google news e consente non solo di vedere i titoli e un breve sommario delle fonti giornalistiche aggregate in riferimento a un fatto, ma anche di avere una riproduzione dell'intera pagina. Una sorta di fotogalleria degli articoli ordinabile per tema, notizia, o per sito. Fino ad oggi sono 92 le testate americane e inglesi che hanno accettato, dietro contratto,  di prendere parte all'esperimento e che già percepiscono una quota dei ricavi derivanti dalle inserzioni pubblicate nelle pagine di Fast Flip. In futuro saranno gli stessi editori a poter affidare alle proprie concessionarie la vendita di quegli spazi, e dunque a monetizzare direttamente  -  al netto di un costo per il servizio - il traffico generato dai loro contenuti. 


Google "banca del web"?

Google è già oggi il principale sistema di accesso al web. Oltre al motore di ricerca, attraverso cui passa il 70% delle ricerche online, Google ha anche la posta, i video di YouTube, le foto e sistemi di editing di documenti. In prospettiva, attraverso la piattaforma Newspass,  un utente avra‘  la possibilita’ di acquistare, oltre alle news , praticamente  qualsiasi cosa. L'unico vero competitor su questo fronte, potrebbe essere Facebook con i suoi 400 milioni di iscritti, senza però la potenza di fuoco di Big G. 
Inoltre, con Newspass, con Google, si potrà acquistare non solo il giornale intero come in edicola, ma anche il singolo articolo.
Un sistema che rischia di far felici tutti: Google, editori, utenti. Tuttavia non esente da qualche rischio: come si è detto molte volte  per Apple, tutto sarà "controllato, filtrato e autorizzato" da Mountain View. Sperando che questo non debba mai diventare un problema.



giovedì 24 giugno 2010

Google sulle tracce di ITunes: in arrivo il music store online

Come evidenziato dal Wall Street Journal, Google ha intenzione di lanciare un proprio music store, ricalcando in parte il modello  di Apple ITiunes. La novita', tuttavia, consisterebbe nel fatto che il music store verrebbe indicizzato ed integrato nel motore di ricerca. Quindi ad utenti che effettuano ricerche su un prodotto, verra' anche proposta la possibilita' di acquistarlo con un semplice clic, magari attraverso il credito cumulabile sull'account Newspass di Google.

domenica 20 giugno 2010

Toshiba presenta i nuovi schermi 3D " senza occhialini ".



La casa giapponese, che nel campo dei televisori Lcd recita da comprimario al cospetto di giganti come Samsung o Sony, ha infatti messo in mostra alla recente SID Conference 2010 tenutasi a Seattle un innovativo esemplare di schermo a tecnologia auto stereoscopica. 
Si tratta di uno schermo  che fa uso di tecnologia multi-parallax, la quale prevede un particolare array di apposite lenti in grado di direzionare la luce contemporaneamente in nove angolazioni differenti. In questa maniera è possibile ricreare l'effetto stereoscopico in grado di variare a seconda del posizionamento dell'utente rispetto allo schermo, senza che siano necessari dispositivi di tracciamento della posizione. Variando il proprio angolo di visione rispetto allo schermo si vedrà variare anche la prospettiva dell'immagine.

venerdì 18 giugno 2010

La risposta di Samsung all' IPad : ll Galaxy Tab

Del suo prossimo arrivo sul mercato ne ha parlato di recente, in un'intervista rilasciata al Wall Street Journal, J.K. Shin, il numero della divisione mobile communications di Samsung. 
Le sue credenziali tecniche, invece, sono ancora frutto di indiscrezioni e sono le seguenti: sistema operativo Android versione 2.2, il Galaxy Tab, schermo touchscreen da 7 pollici a tecnologia Super Amoled, interfaccia Touch Wiz 3 (la stessa dello smartphone Galaxy S, un terminale su cui il produttore asiatico punta molto), un processore Arm Cortex A8 a 1.2 GHz, 16 GByte di memoria interna, lettore per schede microSD e una batteria da 4.000 mAh. Quali le grandi differenze con l'iPad di Apple, dimensioni escluse? In primo luogo la possibilita' di effettuare e ricevere chiamate telefoniche su reti 3G e quindi la presenza di una fotocamera frontale, un'altra pecca della tavoletta della Mela.




Fonte: Sole24Ore.com

giovedì 17 giugno 2010

News (e altro) a pagamento: il sistema Newspass di Google



Entro la fine dell'anno Google lancerà un sistema di pagamento integrato con la ricerca che consentirà agli utenti di acquistare con un solo click e agli editori di utilizzare un'infrastruttura unica per web, mobile e tablet per monetizzare i propri contenuti. Newspass, questo il nome della piattaforma, è già in fase di test, e Google sta contattando le imprese editoriali per vagliare la loro disponibilità a partecipare alla sperimentazione.
In sostanza gli utenti potranno registrarsi su Google e fornire le proprie credenziali di addebito, come ad esempio il numero di carta di credito. Quando poi effettueranno una ricerca su web, nella pagina dei risultati compariranno anche i contenuti a pagamento, identificati con un simbolo ad hoc. Con un click sarà possibile selezionarli e decidere di acquistare. 


Il sistema dunque avrà al proprio interno anche le funzioni di chiave universale, o di identificatore unico del web, entrando così in diretta concorrenza con Facebook, che attraverso Connect già da qualche tempo ha messo a disposizione di tutti gli utenti e dei siti la possibilità di integrare un single sign on, un passaporto globale con una sola password. Newspass sarà accessibile via computer ma anche attraverso piattaforme differenti come telefoni cellulari, iPad e tablet pc di nuova generazione, e si adatterà a qualsiasi metodo di pagamento scelto dai proprietari dei siti, sia che si tratti di sistemi a consumo, di micropagamenti  o di abbonamenti. Quanto ai contenuti, si potrà trattare di testi, video, audio, fotografie.


A prevenire il pericolo di nuove accuse di egemonia, Google ha già fatto sapere ad alcuni editori di essere disponibile a condividere con le imprese che accetteranno di partecipare al sistema tutte le informazioni che deriveranno dal suo utilizzo: anche se i processi di autenticazione, assistenza e fatturazione saranno gestiti da Mountain View, i dati sul traffico e profili degli utenti saranno messi in comune con i partner. E, anche se il costo per l'uso della piattaforma non è ancora stato reso noto, Google lascia intendere che la maggior parte del ricavo rimarrà ai produttori di contenuti. 

mercoledì 16 giugno 2010

All ' E3 di Los Angeles i riflettori sono puntati sui videogames in 3D

All' E3 di Los Angeles, il tradizionale appuntamento con le ultiome novita' nel campo dei videogames, sono di scena i grandi player del mercato : Sony e Nintendo.
Sony propone un catalogo di videogames in 3D per PlayStation 3. Per poter "videogiocare in 3D" sono necessari un aggiornamento software alla PS3 e l'acquisto di una TV 3D-ready (e  occhiali polarizzatori). Nintendo invece ha ufficializzato il lancio di un nuovo dispositivo portatile, il Nintendo 3DS, che consente di giocare senza l'utilizzo di occhiali .

Fonte : Wall Street Journal

Lanciato negli USA il canale 3D di ESPN

E' iniziata l'11 Giugno la programmazione in 3D di ESPN, noto leader mondiale nel broadcasting di eventi sportivi. Il canale e' ESPN 3D e la programmazione e' attualmente incentrata sulla FIFA World Cup  in svolgimento in Sud Africa. Tra i vari broadcaster, nel cui bouquet il canale e' disponibile, c'e' Direct TV.

Fonte: ESPN.com

giovedì 10 giugno 2010

A Luglio sara' disponibile la nuova piattaforma pubblicitaria iAd di Apple

Con oltre 60 milioni di dollari di commesse per il 2010, sara' disponibile dal prossimo Luglio la nuova piattaforma per il mobile advertising ( cioe' la pubblicita' online rivolta ad utenti di dispositivi mobili ) di Apple, iAd appunto. La piattaforma e' rivolta a chiunque sviluppi apps per i dispositivi Iphone ed Ipod touch , dotati della verione 4  di  IOS, ( IOS e' il sitema operativo dei dispositivi mobili Apple ) . Gli sviluppatori potranno corredare le loro apps di spot pubblicitari ,definiti innovativi nella forma, e cosi' partecipare al 60% degli introiti ottenuti da Apple attraverso il nuovo canale pubblicitario. I principali brand che finora hanno commissionato campagne pubblicitarie attraverso iAd sono : AT&T, Best Buy, Campbell Soup Company, Chanel, Citi, DirecTV, GEICO, GE, JCPenney, Liberty Mutual Group, Nissan, Sears, State Farm, Target, Turner Broadcasting System, Unilever e The Walt Disney Studio. 
Fonte: Apple. com .  

martedì 8 giugno 2010

Google Chrome OS : rivoluzione in arrivo?


Come riportato dal Sole 24 Ore e da 01.net, e' stata annunciata al Computex 2010, a Taipei ,  la commercializzazione, entro la fine del prossimo autunno, del nuovo sistema operativo di Google. Almeno inizialmente, comparira' sui netbook x86 ed ARM, Poi sarà sicuramente la volta di alcuni tablet e dei desktop PC.  Chrome OS può essere pensato come un browser web che funge da vero e proprio sistema operativo: a parte l'integrazione di un riproduttore multimediale, per  la fruizione dei contenuti audio e video, per il resto la piattaforma dovrebbe operare - per la quasi totalità - "in the cloud", offrendo gli strumenti per utilizzare velocemente tutti i servizi, che compongono il portafoglio di Google.
Per servizi “in the cloud” si intendono quelli centralizzati ed erogati attraverso i siti di Google.
Un sistema operativo cloud-based come Chrome OS, richiedera’, in primo luogo, ai dispositivi che lo ospitano, limitati requisiti hardware.
Inoltre costituira’ il volano per  la diffusione di massa dei servizi cloud di Google. In tal modo Big G assumera’ un ruolo sempre maggiore nella “consumer IT “.

L'approccio "cloud" di Chrome OS  ha già fatto storcere il naso a diversi osservatori. Alcune realtà aziendali si mostrano piuttosto riluttanti a porre la loro fiducia su un tale approccio, per ovvie ragioni di sicurezza nella gestione dei dati. Altre imprese - soprattutto Oltreoceano - hanno invece deciso di sfruttare l'infrastruttura messa a disposizione da Google.

Chrome Os sarà distribuito gratuitamente e  verrà reso disponibile in coppia con Chrome Store, il negozio virtuale da cui gli utenti potranno scaricare programmi ed apps .