Secondo il presidente della Fcc il pacchetto di nuove regole è “la base di partenza per poter garantire un Internet che sia una vera piattaforma per innovazione, investimenti, competizione e libertà di espressione”. Eppure rimane, secondo gli analisti, ambiguo e soprattutto passibile di interpretazioni.
Per tutti gli operatori (del fisso e del mobile) è previsto l’obbligo di trasparenza: dovranno fornire a utenti e aziende di servizi Web informazioni dettagliate (più di quanto cioè non facciano attualmente) sulle modalità con cui gestiscono il traffico e i termini commerciali dell’offerta. Ma il punto che viene giudicato più oscuro è là dove la misura prevede norme diverse per fisso e mobile. I provider del fisso non potranno bloccare contenuti, applicazioni e servizi “legali” e non potranno sperimentare tecniche “irragionevoli” di gestione del traffico (i servizi devono poter competere ad armi pari).
Agli operatori del mobile viene invece dato più spazio di manovra: non possono bloccare applicazioni voce e video delle aziende concorrenti, ma avranno le mani più libere con altri tipi di applicazioni e servizi e potranno chiedere ai provider di contenuti e servizi pagamenti più alti in base all’ampiezza di banda utilizzata.
Le nuove norme , sintetizza la Fcc , proibiscono agli internet provider di "discriminare senza ragione" i loro rivali. E' inoltre previsto che le società telefoniche possano offrire servizi più veloci alle società internet che pagheranno un extra: in ogni caso - spiegano gli osservatori - il linguaggio utilizzato dalla Fcc suggerisce che l'agenzia cercherà di scoraggiare tale pratica.
Fonte : Corriere Delle Comunicazioni ; La Repubblica.
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