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mercoledì 7 aprile 2010

AT&T porta il 3G in salotto: 3G microcell

L'Iphone sta creando non pochi grattacapi agli operatori di telefonia mobile. Con il suo avvento,  l'utilizzo dei servizi Internet e' praticamente esploso, prendendo in contropiede operatori ( come AT&T), che non avevano programmato una crescita parallela nella  capacita'  delle loro reti  wireless, rendendo le loro celle 3G inadeguate a supportare, con qualita' accettabile, i servizi richiesti dagli utenti. Ecco quindi il lancio della  microcella 3G (o femtocella) di AT&T, un dispositivo che,  collegato ad Internet in ADSL (o via "cable network", tecnologia diffusa soprattutto negli USA), trasforma il  salotto di casa  in una microcella 3G. Cosa significa? In un certo senso, fatte le debite proprozioni in termini di potenza erogata e di capacita', e' come "portare in casa" una di quelle  antenne telefoniche che si vedono molto spesso sui tetti. L'utente,  quando e' fuori casa,  conversera' o navighera' in Internet, accedendo alla rete attraverso una di queste antenne esterne. Non appena varca la soglia di casa, la connettivita' 3G gli sara' erogata dalla propria "microcella domestica". Quest'ultima  potra' erogare servizi  a  massimo  4 utenti. E' supportato, inoltre, l'handover tra la cella domestica e le celle esterne. I vantaggi di questa architettura sono soprattutto per gli operatori di telefonia mobile, che  potranno "alleggerire" le loro celle dal traffico generato dagli utenti nelle loro abitazioni. Adeguando cosi', con costo ridotto, le loro reti a sostenere il maggior traffico richiesto dalla rapida diffusione degli smartphones. Ed i vantaggi per gli utenti? Un tale risparmio nei costi di adeguamento e, soprattutto, nei costi di gestione corrente della rete ( si pensi ad esempio all'affitto del suolo richiesto da un'antenna)  dovrebbe riflettersi in un minor costo del servizio per l'utente. Questo e' un futuro trend tecnologico per molti analisti del settore. Anche altri mobile telecom providers statunitensi come  Sprint (con la soluzione  Airave)  e Verizon ( con Network Extender) sembrano dar loro ragione. 

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